"Il Consiglio di Stato - respingendo un ricorso in appello del Governo - ha sentenziato che le pensioni di invalidità, gli assegni di accompagnamento e le somme per alleviare le disabilità non vanno considerate "concorrenti al reddito familiare" perché "ricomprendere tra i redditi queste somme significherebbe considerare la disabilità alla stregua di una fonte di quei redditi"".
Questo sì che, oltre ad essere giusto e razionale, è anche umano. Bene, dunque, per i disabili e le loro famiglie. Il Governo, invece, dovrà rinunciare a succhiare anche il loro sangue. Ululi alla luna, se vuole, la sua rabbia.
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