"Chi non sceglie me - è uno degli "slogans" del definitosi indipendente candidato a sindaco di Roma Alfio Marchini - butta il voto nel cesso".
"Quelle finesse", Alfio, principe dell'aristocratico gioco del polo e discendente della regale stirpe dei romani costruttori. Ma, al di là della forma, il bel Marchini è proprio sicuro che i romani, scegliendo lui, riterrebbero di mandare in Campidoglio il cavaliere giusto con la pallina giusta e non con la sola stecca senza colpi vincenti? Insomma, con "finesse", un "fico", sì, ma non secco?
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