"I tifosi della squadra calcistica dello "Sparta Praga" - prima della partita di Coppa Uefa con la "Lazio" a Roma - tra uno sgradevole sfizio e l'altro, in centro città, hanno anche urinato su una povera anziana mendicante seduta in terra. Soltanto alcuni giorni fa, a Madrid, i tifosi olandesi del "Psv Eindoven", prima della partita, hanno gettato monetine in strada, tra i poveri migranti, divertendosi un mondo e sghignazzando nel vederli contendersele. Non solo: i giudici italiani hanno archiviato le denunce contro quei tifosi, sempre olandesi ma questa volta del "Feyenoord", i quali avevano gravemente danneggiato la celebre "Barcaccia" del Bernini a Roma, perché già condannati - anche se vergognosamente con un buffetto - dai giudici del loro Paese. E tanto per limitarsi alle partite internazionali, senza cioé ricordare quanto continua ad accadere, di disgustoso e di violento, in occasione delle partite del campionato nazionale e, perfino, delle partite dei ragazzi nelle divisioni minori".
Così stando le cose, senza che si possa o si voglia evitarle, c'è legittimamente da chiedersi, allora, se questa sia ormai la civiltà del calcio. E, ove questa sia davvero la civiltà del calcio, se non sia auspicabile che il pallone si sgonfi una volta per tutte. Insieme ai tanti interessi, imbrogli, traffici e trucchi che gli girano intorno. Perché, notoriamente, tra l'altro questo è.
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