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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 5 novembre 2015

Quei "principi" della Chiesa

"Il cardinale William Joseph Levada - secondo quanto pubblicato nel suo libro-scoop "Via Crucis" nelle librerie quasi in contemporanea con l'altro libro-scoop "Avarizia" di Emiliano Fittipaldi - abita in un appartamento vaticano di 524 metri quadrati, il cardinale Leonardo Sandri in uno di 521, il cardinale Marc Quellet in uno di 467, il cardinale Javer Lozano Barragan in uno di 465, il cardinale James Francis Stafford in uno di 453, il cardinale Velasio De Paolis in uno di 445, il cardinale Roger Etchegaray in uno di 472, il cardinale Antonio Maria Vegliò in uno di 407, il cardinale José Saraiva Martins in uno di 380, il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson in uno di 338, il cardinale Walter Kaspar in uno di 297 e così via "mega-abitando".
Povero cardinale Tarcisio Bertone, sempre comunque in testa con i suoi circa 700 metri quadrati, ché, da sempre, è stato preso di mira soltanto lui per il suo super-appartamento. Ma povero, davvero, Papa Francesco che, fin dalla sua elezione, ha scelto di andare ad occupare, nella Casa di Santa Marta, appena 50 metri quadrati. Ma - ecco - viene comunque spontanea la domanda: a che cosa servono  tutti quegli sproporzionati laicissimi metri quadrati a tutti quei cardinali che li occupano? Ad esibirli, alla faccia della povertà predicata da Papa Francesco, come lussuose dimore principesche? A celebrarvi chissà quali processioni private di chissà quali "fedeli"? A giocarci, come ricchi pupi di sceicchi, a nasconderella? Ma spontanea viene, anche, un'altra domanda: perché l'Apsa (l'organismo che gestisce il patrimonio economico della Santa sede e che è proprietario di circa 5 mila appartamenti) affitta, a "persone speciali", a canoni irrisori o, addirittura, gratuitamente? Una casa di 98 metri quadrati alle spalle di San Pietro, ad esempio, a 20 euro e 67 centesimi. E il tutto, chiaramente, in barba all'appello di Papa Francesco per una cristiana accoglienza alle famiglie dei poveri immigrati. Da vergogna è dire poco. Mentre ha cominciato a girare la voce - chissà, comunque, fino a qual punto interessata - dell'intenzione di Bergoglio di seguire l'esempio di Ratzinger: dimettersi. Ma, per chi lo conosce bene, è cosa che non si pone. E, se davvero però si ponesse, sarebbe la fine. Oltretevere finirebbe completamente in mano al Maligno. Satanasso o no.

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