Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 10 novembre 2015

La vedova sì e no della Banca d'Italia

"Nel 1942 - sul fronte russo - un nostro soldato viene dichiarato disperso e, alla fine della guerra, la vedova viene assunta dalla Banca d'Italia. La donna ora è morta e il figlio ha chiesto di poter chiudere il conto corrente. La Banca d'Italia, però, si sta rifiutando di chiudere questo conto con un assurdo incredibile pretesto: il marito della donna risulta, all'anagrafe, ancora in vita e, quindi, è lui a dover decidere sul denaro depositato".
Ma come? Se la banca d'Italia ha assunto la donna proprio perché vedova di guerra, ora sostiene che non è stata mai vedova perché il marito, pur ufficializzato come disperso nel 1942, vivrebbe invece, ancora, sano e vegeto? Ma l'assurdo incredibile non finisce neppure qui. Secondo Banca d'Italia e Anagrafe anzi, morta ora la donna, la vedovanza sarebbe da attribuire, appunto perché risultante sempre vivo e vegeto, al marito dichiarato disperso in guerra nel 1942. "Ma che - come dice il comico Nino Frassica nello spot contro il fumo - ma che siete scemi?" Altro, dunque, che solo Italia dei cachi. Neppure dei fichi secchi. L'Italia, purtroppo, dei "melloni" che continuano a "uscire bianchi".
.

Nessun commento: