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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 8 novembre 2015

Assassino, ma libero

"Il   diciassettenne rom che aveva investito ed ucciso a Roma un ciclista - senza neppure fermarsi - si è alla fine consegnato ai carabinieri e, per questo gesto pur tardivo, non è finito in carcere".
Dov'è finito? Finito, ai domiciliari, in consegna alla sua famiglia. Anche se, chiaramente, la sua famiglia avrebbe potuto educarlo meglio e, forse, non sarà in grado di farlo neppure ora. E, dunque, la domanda: il diciassettenne assassino, oltretutto già con precedenti, non è finito in carcere perché si è dovuta applicare una legge sconsiderata o perché una legge giusta è stata interpretata sconsideratamente da chi doveva fare giustizia?
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