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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 17 giugno 2016

"Se sei caduto, è perché sei scemo"

"Un operaio - che stava lavorando su una impalcatura a circa sette metri dal suolo - è caduto ed è stato ricoverato, in ospedale, con una serie di frattutre e di lesioni interne"
Fin qui la notizia dell'ennesimo, purtroppo, infortunio sul lavoro. Ma si è verificato di più. Si è verificato che l'impresa per la quale l'operaio prestava la sua opera gli ha fatto recapitare 48 ore dopo l'incidente, quando ancora era in rianimazione, un avviso di procedimento disciplinare. Motivazione: non avere prestato la dovuta attenzione. Come dire: "Se sei caduto rovinosamente, scemo che sei, è perché non sei stato diligente". Cinismo puro, ma ancor più cinica furbizia. Perché l'impresa, dando dello scemo al suo operaio, ha subito cercato di accreditare questa tesi: è lui che non ha fatto attenzione, non noi che non abbiamo fatto prevenzione. L'augurio è che, ora, gli ispettori del lavoro, i carabinieri e i giudici, i quali tutti dovranno occuparsi dcell'episodio, con quelle lettera incredibile inviata all'operaio e con quella tesi che vorrebbe accreditare l'impresa - come minimo - ci incartino le patate.
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