"Un emendamento presentato da "Forza Italia" - che prevedeva l'innalzamento delle pene, rispetto a quanto proposto dal Governo, per la detenzione e la provocata esplosione di bombe nucleari - è stato approvato, oltre che dalle opposizioni tutte, anche dai "verdiniani" di "Ala" e da una gran parte degli "alfaniani" di "Ap". Mandando sotto, al Senato, Matteo Renzi".
Qualcuno ha voluto definire l'episodio soltanto un deprecabile errore tecnico. Qualcun altro, invece, come due chiari "pizzini" di Denis e di Angelino. Di Denis stanco di attendere il "premio" per il suo passaggio "crocerossino" in maggioranza. Di Angelino sempre più preoccupato per una nuova legge elettorale che Renzi non vuole cambiare e che lo condannerebbe alla sua scomparsa in Parlamento. Sia come sia, comunque, un' altra mitragliata contro il "premier" già con qualche ferita da "fuoco amico" ad un giorno dalla Direzione della quale è segretario. Potrebbe essere, quello di domani, un "Mezzogiorno di fuoco".
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