"Sono le donne che non indossano il velo - ha rampognato l'imam Yosef Tabatabei che guida le preghiere del venerdi nella città iraniana di Isfahan - a causare la secca del fiume Zayandeh".
A questo punto? Sì. Ma c'è già stato un precedente. L'imam iraniano Kazen Sedigi, non troppo tempo fa, ha "spiegato" che le donne le quali non si vestono modestamente diffondono l'adulterio nella società e, così, provocano i terremoti. Fra non molto, magari, qualche altro imam iraniano accuserà le donne che non indossano lo "hijab" di essere la causa di alluvioni e di nubifragi. L'Iran di oggi, dunque, come l'Europa della Controriforma, sei secoli fa, che bruciava le "streghe". L'Iran, però, più civile: non è ancora arrivato a bruciare le sue "streghe" colpevoli di non indosare il velo. Oggi. Domani, purtroppo, chissà.
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