"Come già detto in passato - così il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Mark Toner, ha cercato di spiegare i tre anni di spionaggio telefonico ai danni dell'allora Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi - noi non svolgiamo attività di sorveglianza all'estero, a meno che non ci sia un motivo valido e specifico relativo alla nostra sicurezza nazionale. Sia per il cittadino qualunque come per i "leaders" mondiali".
Silvio Berlusconi, allora, dovrebbe a questo punto confessare. Quali attentati o quali guerre aveva in animo di scatenare, in quei suoi tre anni di Presidenza, contro i poveri Stati Uniti d'America? Forse sarebbe il caso che mister Mark Toner, ove tenesse beninteso alla sua dignità, controllasse prima se le "voci che gli fanno portare" non siano così ipocrite, false e ridicole.
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