"Le autorità egiziane - che continuano a non voler collaborare, con i nostri inquirenti, sul brutale assassinio di Giulio Regeni - ora sono perfino arrivati alla supposizione infamante che il nostro giovane ricercatore sia rimasto implicato in un "affare di droga"".
Sono ormai quattro anni che l'India sta prendendoci in giro sul caso dei due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Ora ha cominciato a prenderci in giro l'Egitto, evidentemente, sul caso del nostro giovane ricercatore Giulio Regeni. Continuando così, ove dovesse disgraziatamente essere, potrebbe sentirsi autorizzata a prenderci in giro anche l'isola di Nauru che è la più piccola Repubblica indipendente del mondo, sperduta nell'Oceano Pacifico. Sarebbe il caso che il Ministro degli Esteri e i tanto supponenti diplomatici della Farnesina si dessero da fare, autorevolmente, per ottenere risultati infine concreti. Oppure si dessero, meritatamente, una "chiodata".
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