"La proposta di legge sulla riforma dei partiti - presentata a Montecitorio il 26 maggio dello scorso anno - è ancora ben chiusa in uno dei cassetti della competente Commissione e nessuno sa se e quando ne verrà tirata fuori per il dibattito e la votazione in aula".
Eppure la proposta di legge, che vede come primo firmatario il visegretario pd Lorenzo Guerini, ha come obiettivo la piena attuazione dell'articolo 49 della Carta costituzionale. Che prevede, per i partiti, l'acquisizione della personalità giuridica. Collegata, però, al rispetto di alcuni standard di democrazia interna come la disciplina delle procedure di ammissione, gli strumenti di tutela delle minoranze interne, le modalità di selezione delle candidature alle cariche pubbliche, le procedure per la scelta del "leader", l'attività di controllo e la disciplina sanzionatoria. Ma - ecco - forse sono questi collegamenti evidentemente non graditi a qualche attuale "ducetto" di partito a tenere la proposta di legge in fondo ad un cassetto della competente Commissione. Nonostante l'autorevole firma del vicepresidente pd Lorenzo Guerini. Il quale magari, dopo nove mesi la sua presentazione, potrebbe essersene anche dimenticato.
.
Nessun commento:
Posta un commento