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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 17 febbraio 2016

"A me un processo"

"Visto che i processi giudiziari nei miei confronti non si potranno fare - se n'è uscito, ai microfoni di "Radio 24", il candidato del centrodestra a sindaco di Roma, Guido Bertolaso - chiedo a Michele Santoro di trovarsi una rete televisiva, chiamare un plotone d'esecuzione di una decina di giornalisti veramente accaniti contro di me e farmi un processo mediatico. Io mi difenderò da solo, loro mi accuseranno, io spiegherò le ragioni della mia assoluta certezza di innocenza e vedremo. Poi saranno i romani a giudicare".
Eccitato e voglioso Bertolaso: è stato accusato? E, allora, a lui un processo. Non glielo faranno i giudici? E, allora, glielo faccia un plotone comandato da quel "boiaccia" di Michele Santoro. A lui le accuse, a lui la difesa, a lui la certa assoluzione. Viva l'Italia, viva Roma, viva lui. Chissà se Michele Santoro riuscirà, in qualche modo, a placarlo?
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