"Senza un miracolo - si stanno molto preoccupando Comune, associazioni culturali e cittadini - lo storico "Bar della pace", dietro piazza Navona a Roma, verrà sfrattato, per finita locazione, dal proprietario "Pontificio istituto teutonico di Santa Maria dell'Anima".
Senza un miracolo, sì, perché il rettore del Pontificio istituto teutonico non ne ha mai voluto sapere di accettare perfino un colloquio sulla possibilità di soprassedere allo sfratto contro il quale, tra l'altro, sono state raccolte migliaia e migliaia di petizioni anche su Internet. E il miracolo, allora, potrebbe essere sia laico che religioso. Laico, se davanti allo storico bar, martedi prossimo, il presidio (al quale parteciperanno anche la senatrice Daniela Valentini, il vicepresidente dell'assemblea capitolina, Franco Marino, l'assessore al Commercio, Marta Leonori, la presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi, numerosi residenti e comnmercianti) otterrà un alt all'odioso sfratto. Religioso, se un appello inviato anche a Papa Francesco otterrà che il teutonico rettore del Pontificio istituto di Santa Maria dell'Anima venga ammonito ad occuparsi meno dell'anima del commercio. Perché in effetti - come si mormora - il suo disegno ultimo, una volta scacciato il "Bar della pace", sarebnbe quello di trasformare l'intero palazzo in un albergo o in un "bed and breakfast". E chissà, semmai, se soltanto per ricchi tedeschi di Germania.
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