"Il matrimonio in Francia - l'articolo 1 della nuova legge è stato approvato con 249 sì e 97 no - potrà essere contratto "tra due persone dello stesso sesso o differente"".
Al di là del fatto sostanziale e di come ognuno possa giudicare questo riconoscimento della Francia alle nozze gay, regalo peggiore non avrebbe potuto però fare il Presidente socialista Francois Hollande, nell'imminenza delle politiche del 24 e 25 febbraio, alla sinistra italiana. La Conferenza episcopale, infatti, ha subito reagito e, attraverso le secche parole del suo presidente cardinale Angelo Bagnasco, ha subito ammonito: "L'Italia non segua l'esempio". E, dunque, non dia il suo voto a quella sinistra la quale, soprattutto sulla spinta delle particolari intenzioni di Niki Vendola, avrebbe proprio tra i suoi obiettivi, se conquistasse la maggioranza, quello di fare una cosa più o meno simile alla cosa francese. Non solo: non dia il suo voto, neppure, a quelle liste di Monti, Casini e Fini i quali - secondo voci sempre più insistenti - avrebbero già accettato di appoggiare un eventuale Governo Bersani. Sorge, allora, un dubbio: ma il presidente socialista francese Francois Holland sta con Pierluigi Bersani o con Silvio Berlusconi?
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