Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 12 febbraio 2013

Intercettazioni dure a morire

"Le intercettazioni telefoniche Nicola Mancino-Giorgio Napolitano, che si sarebbero dovute già distruggere dopo la sentenza della Cassazione di oltre due mesi fa - ha chiesto, tramite il suo avvocato, il famigerato Massimo Ciancimino - non siano minimamente toccate perché a me utili nel processo che mi coinvolge".
Massimo Ciancimino si è così rivolto anche lui alla Cassazione e, a questo punto, il magistrato il quale avrebbe dovuto procedere proprio ieri - guarda caso - alla distruzione, si è dovuto fermare. Ora, dunque, la parola è di nuovo alla Cassazione. Ma quali saranno i tempi di questa seconda pronuncia? E, soprattutto, quale sarà il contenuto di questa pronuncia? Il fatto è che, tra un pretesto e l'altro, le intercettazioni telefoniche Nicola Mancino-Giorgio Napolitano continuano a non essere distrutte e a restare a disposizione. Forse qualcuno sta tramando affinché, ove la distruzione dovesse essere definitivamente decretata, prima ci sia almeno il tempo di farsene una copia? "A pensar male si fa peccato - ha detto una volta Giulio Andreotti - ma spesso ci si azzecca".
.

Nessun commento: