"Oggi - ha dato notizia l'Istat - la disoccupazione è arrivata al 13% e quella giovanile, addirittura, al 42,3%".
Un aumento, rispetto a soli tre mesi fa, di un ben altro 1,1% e molto di più per quella giovanile. Brutto segnale. Un segnale che la disoccupazione corre molto più veloce del cronoprogramma di Matteo Renzi. O, meglio, un segnale preoccupante perché, mentre l'occupazione continua a diminuire di giorno in giorno, il cronoprogramma di Matteo Renzi continua, di giorno in giorno, a non rispettare le scadenze. Fra le quali quella scadenza di marzo che avrebbe dovuto segnare, appunto, la proposta a buon fine di seri e concreti provvedimenti per rilanciare il lavoro. "Quello dell'Istat - ha commentato Matteo Renzi - è un dato sconvolgente". Altro che. Ma sarebbe ancor più sconvolgente se ora, davanti a questo dato, lui continuasse ad occuparsi di altro.
.
Nessun commento:
Posta un commento