"Nella sezione "Fondi per le esigenze indifferibili" - nella cosiddetta "Legge di stabilità" - ben sei milioni sono stati destinati alla "collaborazione con la Repubblica di San Marino"".
C'è legittimamente da chiedersi quali possano essere state queste esigenze indifferibili tali da legittimare un contributo di ben sei milioni. Ma, forse, la risposta potrebbe essere contenuta nella circostanza che l'italica RaiTv - per effetto di una convenzione sottoscritta nel 1991 ai tempi del quarto Governo Andreotti - è socia al 50% di San Marino Rtv di cui esprime il direttore generale, tre consiglieri di amministrazione e il presidente del Collegio dei sindaci revisori. Nella circostanza, cioè, che lo Stato italiano - per effetto di quella vecchia convenzione - deve ogni anno addossarsi lo stipendio da pagare al direttore generale, ai tre consiglieri di amministrazione e al presidente del Collegio dei sindaci revisori al servizio sì di San Marino Rtv, ma espressi dall'italica RaiTv. Quel ch'è più grave, però,senza apparenti e convenienti risultati. Visto che, tanto per dire, non ci vanno a "girare" neppure quelle riprese di "Don Matteo" che vanno a "girare", invece, a Gubbio e a Spoleto.
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