"Per evitare che danneggino il turismo - si è schierato il Governatore del Veneto, Luca Zaia - chiediamo la cancellazione delle previsioni del tempo sulla nostra regione".
Che non si sappia più, dunque, se in Veneto piova, nevichi, faccia freddo o faccia caldo. Che i turisti vadano con l'ombrello, con gli sci, con la maglia di lana o con la "canotta alla Bossi": starà poi a loro, quando potranno constatare sul posto le condizioni meteo, decidere come regolarsi. Si eviti, insomma, che i turisti, conoscendo prima che in Veneto il tempo non sarà favorevole, scelgano un'altra meta. Se poi dovesse piovere, nevicare, gelare o fare temperature africane, l'importante è "sbatarsene" (fregarsene): "sicurar l'intaresso propio" (il proprio interesse) con "assé saludi" (tanti saluti) al turista ""buzarà" (buggerato). E al Governatore Luca Zaia il quale non ha iniziative più serie, evidentemente, da "ciapare" per la sua regione.
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