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"Alle 3,33 della notte del primo agosto 2014 - in Campidoglio - è stato approvato un bilancio che prevede, tra l'altro, una raffica di aumenti: dalle rette negli asili nido alle sepolture nei cimiteri, dalla tassa di soggiorno ai parcheggi nelle "strisce blu", dalla tassa sui servizi insivisibili alla tassa sui rifiuti e al canone sull'occupazione di suolo pubblico".
Ma il sindaco Ignazio Marino, il 6 novembre dello scorso anno, non aveva solennemente garantito che, nel 2014, non ci sarebbero state nuove tasse per i cittadini? Lo aveva solennemente garantito. Solo che, evidentemente, le parole del sindaco Ignazio Marino non sono pesanti come pietre, ma leggere come piume. Piume che, a quasi nove mesi di distanza, sono state portate a posarsi, dal vento di una inefficienza arrogante, nel regno maligno della più vergognosa incoerenza.
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