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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 2 maggio 2013

Quelle brutte macchie sul 1° Maggio

"1° Maggio - a Torino - sono sfilati in corteo cartelli "mitizzanti" l'uomo il quale, qualche giorno fa davanti a Palazzo Chigi, ha sparato contro due carabinieri. Qualche decina di giovani - a Napoli - ha messo fuori uso trenta convogli della ferrovia Circumvesuviana. Durante il "concertone" in piazza San Giovanni - a Roma - sono stati sequestrati, dalle forze dell'ordine, due chili di stupefacenti".
Il 1° Maggio è stato sempre una festa bella - con una componente seria e una componente gioiosa - proprio per tutti. Cambiano i tempi anche del 1° Maggio. Per la maggior parte degli italiani, per fortuna, resta una bella festa. Ma cominciano ad approfittarne, disgraziamente, quanti la festa vorrebbero farla alle Istituzioni e a ciò che più idealmente le sostiene e le rappresenta. Qualcuno cerca di giustificare certi episodi con l'attuale disagio economico e sociale. Ma il disagio - con quanto accaduto a Torino, a Napoli e a Roma durante la celebrazione del 1° Maggio - non c'entra  nemmeno di striscio. Il disagio esiste, innegabilmente, ma non può essere - e non è - quello che si manifesta con il glorificare chi spara ai carabinieri, chi distrugge un bene pubblico, chi "si fa di droga" durante uno spensierato concerto in piazza. Quello è solo teppismo violento. Politico o no.
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