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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 22 maggio 2013

Prima il profitto, poi ... niente

"L'amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti - si è saputo - si sta preparando per una sua seconda riconferma".
Quali carte porterà per ottenerla? Quelle di un bilancio 2012 chiusosi, grazie alle risorse totalmente riversate sull'alta velocità, con un profitto di 380 milioni. Milioni che non sono, certo, bruscolini. Ma, ancora una volta, non anche le carte in grado di testimoniare il risultato di un servizio finalmente decente per i pendolari e per i viaggiatori regionali. Risultato che non sarebbe stato neppure questo un bruscolino. Nuova e sconfortante testimonianza, dunque, di quello che oggi veramente conta: tutto il valore ai 380 milioni di profitti, nello specifico, e nessun valore alle centinaia di migliaia di utenti costretti ogni giorno a viaggiare su treni-catorcio dove, in alcune vetture, dal tetto penetra anche la pioggia. Pioggia di goccioloni dalle nuvole, non di progetti di rinnovamento dalle scrivanie dell'amministratore delegato Mauro Moretti.
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