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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 5 novembre 2013

Primarie pdl 2

"Le "primarie" - aveva detto, il 23 novembre dello scorso anno, Mara Carfagna - sono un passaggio irrinunciabile di quel percorso verso la pulizia del partito che ci chiedono a gran voce i nostri elettori e del quale tutti noi dirigenti del Pdl  sentiamo l'esigenza da tempo".
Ma che cosa è successo a nemmeno un anno di distanza? E' successo che a Mara Carfagna, quando sente parlare di "primarie" nel Pdl, viene l'orticaria. Ma come mai? Perché meglio non incamminarsi più verso la pulizia del partito? Perché agli elettori pdl non gliene importa più in fico secco? Perché lei e tutto il resto dello stormo dei "falchi" non ne sentono più l'esigenza avvertita un tempo da tempo? Chissà. E chissà se uno dei "capistormo" dei "falchi", Raffaele Fitto, riuscirà mai a spiegare, da parte sua, la stessa propensione all'orticaria quando, esattamente un anno fa, dichiarò solennemente, al settimanale "Panorama", un perentorio "ripartiamo dalle "primarie". Chissà, certo. A meno che Mara Carfagna e Raffaele Fitto - come anche altri ex fautori delle "primarie" pdl quali Daniela Santanché, Giancarlo Galan e Michaela Biancofiore - abbiano equivocato sulla "F.I." per la quale sta lavorando Silvio Berlusconi: non Forza Italia, cioè, ma Forza Incoerenti".
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Il doppio Pd in Emilia Romagna

"Quando la Magistratura, scoperto lo scandalo delle "spese folli" alla Regione Emilia Romagna, ha indagato per peculato i capigruppo di tutti i partiti - come è stato possibile constatare - si è prontamente dimesso, pur dichiarandosi senza alcuna macchia, il solo capogruppo pd Marco Monari".
Onore e rispetto, quindi, al capogruppo pd Marco Monari. Non altrettanto, invece, al Governatore pd, Vasco Errani, il quale - stando ad una notizia pubblicata da "Il Fatto quotidiano" - invece di scrivere a tutti i gruppi consiliari di comportarsi correttamente almeno in futuro, avrebbe scritto, ai deputati del suo partito, di far passare una norma che abolisca prontamente i controlli, oggi previsti, della Corte dei conti. Se così fosse davvero, allora, si confermerebbe che il Pd, oggi, è diviso anche su questo: di qua quelli di rigidi costumi, di là quelli di costumi più che disinvolti. Perfino in Emilia-Romagna.
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La farsa delle grandi navi a Venezia

"Nella laguna di Venezia - ha disposto il Consiglio dei Ministri - dal primo gennaio 2014 via libera soltanto all'80% delle navi superiori alle 40 mila tonnellate e dal novembre 2014 soltanto navi inferiori alle 96 mila tonnellate".
La laguna di Venezia, insomma, dovrà continuare a tremare: più che la difesa dell'ambiente, ancora una volta potè infatti la potenza di una "lobby". Altro che stop alle grandi navi da crociera così come pomposamente annunciato dal Governo.
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Gli strani voli di "Alitalia"

""Alitalia" va indagata - ha deciso il pubblico ministero Lorenzo Del Giudice - per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato".
Oddio, che altro ha combinato adesso "Alitalia"? Alla fine dello scorso anno - secondo la ricostruzione del pubblico ministero Del Giudice - ha mandato in cassa integrazione, per eccesso di personale, 250 suoi dipendenti. Solo che, appena il giorno prima, aveva stipulato un contratto, con la "Carpat air", per il noleggio non solo di aerei, ma anche di personale. Il suo personale, cioè, in cassa integrazione a spese dello Stato, quello della Carpat air"  - chissà perché - in servizio effettivo addirittura ventiquattr'ore prima. ""Alitalia" - è stato a lungo un suo "spot" pubblicitario - per tutti". Perché però, a spese dello Stato, anche per "Carpat air"?
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Il "tuttologo de noantri"

"L'angolo - ha scritto, a pagina 55 del suo libro "Incontro con Io", il fondatore de "la Repubblica, Eugenio Scalfari - è l'incontro di due semipiani" e - a pagina 33 - "per 25 secoli l'uomo occidentale ha pensato più o meno allo stesso modo di Platone".
Non è vero niente. L'angolo, infatti, è l'incontro di due semirette e la teoria platonica delle idee era stata già confutata, nientemeno, dall'allievo contemporaneo Aristotele. Incidenti di tuttologo? Può darsi. Soprattutto, però, di "tuttologo de noantri".
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lunedì 4 novembre 2013

Tesseramenti

"La maggior parte dei nuovi iscritti al Partito democratico - si è saputo - è si origine albanese".
A Tirana? No: ad Asti. Ma c'è anche dell'altro. Come, tanto per citare un altro caso, quanto accaduto - secondo il "vecchio" pd Stefano Esposito - a Vercelli, dove è andato ad iscriversi uno il quale su "Facebook", fino a due giorni prima, ha inneggiato a Benito Mussolini. Evidentemente - come continua a sostenere uno degli aspiranti alla segreteria del partito, Pippo Civati - c'è più di qualcosa che non va. Anche se Matteo Renzi tace.
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Le sirene di Tatiana

"Gli Usa - se n'è uscita la "5 stelle" Tatiana Basilio - hanno nascosto le prove, raccolte da un ricercatore dell'Istituto oceanografico, dell'esistenza delle sirene donne-pesce".
Poi, però, ci ha ripensato e ha fatto sapere che si era trattato, soltanto, di una scherzosa provocazione  evidentemente non capita. Deve avere pensato, magari, meglio fare marcia indietro altrimenti le sirene, più che vederle, le avrebbe sentite. Le sirene dell'ambulanza che sarebbe arrivata a prenderla.
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"Lap dance" regionale

"Un consigliere regionale del Molise - è emerso dalle carte fatte sequestrare dalla Procura di Campobasso - ha chiesto il rimborso delle spese da lui sostenute in un locale di "lap dance"".
Sempre più vergognoso. Ma chissà che non sia ancora tutto. Non meraviglierebbe se, uno di questi giorni, dalle carte fatte sequestrare dai magistrati in questa o quella Regione, saltasse fuori la richiesta di rimborso di una notte in un "motel" con una compiacente signorina.
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domenica 3 novembre 2013

L'improvvisa piroetta di Niki

"Renzi - è andato dichiarando, fino a pochi giorni fa, il "leader" di "Sinistra Ecologia Libertà", Niki Vendola - incarna l'inciucio sublime, è un finto giovane, è più a destra dell'Udc, è il "juke box" delle banalità, delle piccole litanie qualunquiste, è un giovanotto in crisi di nervi subalterno ai poteri forti".
All'improvviso, però, Niki Vendola si è tolto gli occhiali neri e ha cominciato a guardare Matteo Renzi con gli occhiali rosa: "Lo sforzo di Renzi è reale, non va ridotto ad una "fiction". Lui occupa uno spazio che la crisi delle "nomenklature" post-Dc e post-Pci ha reso gigantesco. Nel suo discorso ci sono cose nuove e che hanno a che fare con la trasformazione culturale italiana". Come mai questo cambio di occhiali repentino? Perché il giovane Matteo ha finalmente convinto anche il "mezza età" Niki? Potrebbe pensarlo soltanto chi non conosce il Niki. Il fatto è, invece, che l'esperto "mezza età" si è ormai  reso conto che il nuovo segretario del Pd sarà il giovane Matteo e, dunque, giù di lingua e di riposizionamento. E il motivo è chiaro: "Sinistra Ecologia Libertà", senza la coalizione con il Pd, non riuscirebbe a superare le soglie dello  sbarramento in Parlamento e, dunque, c'è sempre da tenersi buono il segretario del partito più forte della sinistra. E, poiché il futuro segretario sarà appunto Matteo Renzi, onore e gloria al pur a lungo vituperato Matteo Renzi. "Realpolitik"? Se nella "realpolitik" sono comprese anche le piroette più clamorose, "realpolitik". Ma che squallore.
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Il 2 novembre di Fassino e Marino

"Anche nella giornata dedicata alla commemorazione dei defunti - nel cimitero di Torino - le fontanelle non hanno gettato acqua, l'acqua messa a disposizione in alcuni boccioni è finita velocemente e così i cittadini, insieme con i fiori, se la sono dovuta portare da casa".
Quanto a disservizi cimiteriali, dunque, se Roma piange, Torino non ride. Anzi, nella classifica del vergognoso scandalo, il sindaco torinese Piero Fassino  sembra avere strappato il primo posto al sindaco romano Ignazio Marino. Ma, come recita il passo di una novena cristiana, "Abbi misericordia, o Signore, e perdona i loro peccati. Amen".
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La Giunta di Cirò come una buona mamma

"A Cirò - è stato scoperto - il ragioniere del Comune, Natalino Figoli, ha potuto frequentare la facoltà di economia, a Roma, con i soldi stanziati "ad hoc" dalla Giunta".
Peccato che la Giunta comunale di Cirò sia stata sciolta per infiltrazioni mafiose, proprio qualche giorno fa, altrimenti avrebbe magari stanziato per il "suo" Natalino Figoli, da buona mamma, anche i soldi per la festa di laurea.
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L'era di Dudù

"Il cagnolino dell'ex "premier" - ha dedicato mezza pagina il "Corriere della sera" - Dudù, la saga continua. I giochi con la scorta e l'amicizia con Minnie, cane "nobile"".
Ma come si fa a sperare allora che si finisca di parlare sempre di Silvio Berlusconi, se, adesso, perfino il "Corriere della sera" sta cominciando a parlare, addirittura, del suo cane Dudù? Un destino, forse, incombe sul Paese: l'era berlusconiana, quella umana e quella canina, è tutt' altro di là dal dissolversi.
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venerdì 1 novembre 2013

"Cin cin" e "ronf ronf"

"Arrivato secondo nella gara d'appalto per la gestione del ricchissimo patrimonio immobiliare dell'Inps - a marzo 2012 - l'imprenditore campano Alfredo Romeo era ricorso al Consiglio di Stato".
E il Consiglio di Stato? Il Consiglio di Stato - a metà ottobre scorso - ha accolto il ricorso e, così, l'imprenditore campano Alfredo Romeo sarà lui a gestire il ricchissimo patrimonio immobiliare dell'Inps. Non fa niente se, appena sette mesi fa, la Corte d'appello di Napoli lo aveva condannato a tre anni per corruzione e turbativa d'asta. Sicuramente "cin cin", dunque, nella sala riunioni dell'imprenditore campano Alfredo Romeo. Ma, altrettanto sicuramente, "ronf ronf" nell'aula udienze del Consiglio di Stato. Anche questa è Italia, bellezza...
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Se l'accisa destra non sa dell'accisa sinistra

"Dal primo gennaio prossimo - ai sensi del cosiddetto "Decreto cultura" convertito in legge meno di un mese fa - l'accisa sulla birra aumenterà a 2 euro e 39 centesimi ad ettolitro per salvare Pompei, sostenere gli Uffizi a Firenze, aiutare il settore del cinema e le fondazioni liriche".
Ottima cosa se, però, la stessa accisa sulla birra non fosse stata già aumentata il 10 ottobre scorso a 2 euro e 66 centesimi, con un altro decreto, per finanziare la scuola e l'università. Ottima cosa anche questa, certo, ma quale delle due cose finirà per "accaparrarsi" l'accisa? Oppure ci sarà un'accisa di 2 euro e 39 centesimi più un'accisa di 2 euro e 66 centesimi per un totale di 5 euro e 5 centesimi? I produttori di birra, comprensibilmente, sono esterrefatti ed allarmati. Ma, verosimilmente, dovrebbero esserlo anche tutti gli italiani, consumatori o meno di birra, dovendo constatare come il Governo, nell'inasprire - magari anche giustamente - la tassazione di una bevanda a bassa gradazione alcolica,  lo abbia però fatto in stato di evidente ebbrezza da grappa. Come, allora, per altri più o meno recenti provvedimenti?
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Pensieri santi, ma le sante opere?

"Vada un pensiero non solo ai profughi i quali hanno perso la vita in mare - ha detto, durante una cerimonia religiosa al cimitero Verano di Roma, Papa Francesco - ma anche a quelli i quali sono ora ammucchiati in attesa di andare  in  alcuni centri di accoglienza più comodi".
Sarebbe tuttavia molto più bello, soprattutto molto più cristiano, se agli immigrati ammucchiati a Lampedusa,andasse, oltre al pensiero di Papa Francesco, anche un invito a sistemarsi nei numerosi conventi ormai abbandonati o abitati soltanto da due o tre vecchi frati o da due o tre anziane suore.
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