"In autunno - si è detto sicuro il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti - non ci sarà alcuna manovra correttiva".
Ma è proprio sicuro? Il dubbio nasce dal fatto che, nelle stesse ore, il suo collega all'Economia, Pier Carlo Padoan, ha invece confessato che la situazione è peggiorata più di quanto avesse calcolato e, dunque, ha in sostanza anticipato che ci sarà bisogno, dopo l'estate, di un aggiustamento dei conti. Non solo: l'Istat ha dipinto, a sua volta, un quadro per niente ottimista: la nostra economia - ha fatto conoscere - è in grave affanno, nei prossimi mesi non ci sarà nemmeno una minima crescita e il Paese si sta così avviando verso una preoccupante fase di stagnazione. A chi credere, allora? Al perito agrario Giuliano Poletti o al laureato in economia Pier Carlo Padoan? Bel dilemma. Perchè un laureato in economia dovrebbe saperne di più di un perito agrario, sì, ma un laureato in economia non dovrebbe sbagliare i conti ed essere costretto a correggersi. Inutile dire, comunque, che i cittadini italiani fanno il tifo per il perito agrario e Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Augurandosi, con la mano stretta sul portafogli ormai svuotato, che si sia sbagliato anche l'Istat.
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