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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 2 luglio 2014

Se è consentito godere della pensione della moglie che si è assassinata...

"Massimo Parlanti - il quale ha massacrato a calci e pugni sua moglie Beatrice Ballerini e poi l'ha uccisa strangolandola - sta scontando dodici anni di carcere".
Si potrebbe ritenere, dopo quell'omicidio selvaggio, troppo poco. La notizia, però, è un'altra. E' che il selvaggio omicida Massimo Parlanti, durante i suoi anni di carcere e anche per il resto della sua vita, percepirà il 60% della pensione maturata dalla sua povera moglie e i suoi figli - uno di otto e l'altro di dieci anni i quali ha fatto rimanere senza genitori - soltanto il 40%. "Sono le norme vigenti - è la spiegazione - non ci si può fare nulla". Certo non possono farci nulla il fruttivendolo del mercato, il giovane disoccupato, gli stessi impiegati costretti a rispettare anche le norme più ingiuste e più assurde. Potrebbero fare molto, invece, i parlamentari i quali siedono a Palazzo Madama e a Montecitorio o il "premier" Renzi il quale siede a Palazzo Chigi. Non occorrerebbero neppure troppo tempo, troppa applicazione e troppa concertazione - almeno si spera - per modificare quelle norme di cui stanno vergognosamente avvantaggiandosi Massimo Parlanti e tanti altri selvaggi come lui.
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