"Il sindaco di Roma, Ignazio Marino - ha rivelato "L'Espresso" - ha fatto spendere alle casse comunali, per farsi collocare nel suo studio una statua acefala di musa, in marmo e ad altezza d'uomo, risalente all'epoca imperiale, 4.270 euro: 2.440 per rinforzare il pavimento e 1.830 per il trasporto al Campidoglio dal Museo Montemartini dove si trovava".
Dice: tante storie per 4.270 euro? Sì. Perché, in una situazione drammaticissima come quella del bilancio capitolino e nel momento in cui si cerca come trovare altri soldi nelle tasche dei romani, diventa delittuosa anche la spesa inutile di un centesimo. A meno che il "barbaro" Ignazio Marino non abbia ritenuto indispensabile agire così per far dimeticare le sue origini nella "provincia ligure" e accreditarsi in tal modo come un "civis romanus" a tutti gli effetti. Per governare bene Roma, comunque, non è sufficiente stare in compagnia, nel proprio studio in Campidoglio, con una statua acefala.
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1 commento:
statua acefala per sindaco acefalo... oppure per dirla alla romana: "a cefalooo!!!"
un'altra brillante operazione del nonsindaco di Roma...
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