"Non vogliamo elemosine di 80 euro - è risuonato forte, a piazza San Giovanni a Roma, in occasione della Festa del 1° Maggio - vogliamo lavoro".
Giusta richiesta, certo. Per niente giusto che, a farla, non siano stati le centinaia di migliaia di giovani disoccupati e sottoccupati sotto il palco, ma, sul palco, quel cantautore Piero Pelù al quale il lavoro non manca e, avendo già venduto sui dieci milioni di copie dei suoi dischi, non è che non vuole gli 80 euro garantiti dal Governo, ma - fortunato lui - non gli spettano proprio. A termini di Irpef.
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