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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 7 marzo 2014

Un po' mafia?

"Ciò che sembra accadere in terre lontane - ha commentato il "caso Antonio Gentile" lo "scrittore antimafia" Roberto Saviano su "L'Espresso" - può arrivare a minare la credibilità di un Governo. Di un Governo... che fa del cambiamento la sua forza. Cambiamento, in questo caso, deve significare soprattutto attenzione a ciò che accade localmente perché l'Italia si fa nelle province e questo Governo di sindaci deve saperlo più di chiunque altro".
Più che giusto. Con una domanda, tuttavia: perché lo "scrittore antimafia" Roberto Saviano, per esprimere il suo pur condivisibile pensiero, ha scelto di commentare il "caso Antonio Gentile" e le province calabre e non, ad esempio, il più clamoroso - almeno fino ad ora - "caso Francesca Barracciu" e le province sarde? Aum aum? Se così, però, anche questa non  sarebbe un po' mafia?
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