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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 7 marzo 2014

Stipendio tanto, lavoro poco

"E' stato di 76 milioni di euro il costo degli stipendi dei giudici di Tar e Consiglio di Stato - ultima rilevazione del 2012 - di 33 milioni di euro il costo degli stipendi dei rispettivi dipendenti amministrativi, di 3 milioni e mezzo il costo degli uffici. Ed è di 130 mila euro annui lo stipendio medio annuo lordo di un giudice di Tar e Consiglio di Stato, mentre di 153 mila euro lordi annui è, mediamente, la sua pensione".
Cifre indubbiamente notevoli. Ma più notevole è un'altra cifra: i ricorsi arretrati che a tutt'oggi pendono davanti ai magistrati di Tar e Consiglio di Stato, poiché le loro udienze sono state, fino ad oggi, circa due al mese, sono ben 322 mila. Non c'è che dire: un'altra bella casta di privilegiati.
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