"Il tema del mio terzo "Vaffaday" - aveva promesso il comico politico o politico comico Beppe Grillo - sarà "Andare oltre"".
Ma, al suo terzo "Vaffaday" in piazza della Libertà a Genova, il comico politico o politico comico è stato di parola? Non gliel'ha fatta e, come in occasione di ogni suo intervento più o meno solenne o celebrativo, ha straripato con le sue urlate minacce ed offese e con le sue involontarie ilarità. Eccone una breve, ma significativa, selezione: "Chiediamo l' "impeachment" per Napolitano... è un traditore... se ne deve andare", "I politici sono tutti vigliacchi... daremo presto loro l'estrema unzione", "Giovani, non dovete emigrare, dovete cospirare", "Anche il Papa è uno di noi", "Iuc? E' il rutto di un alcolizzato". Ma, forse, sì: il comico politico o politico comico è andato davvero oltre. Oltre, però, ogni misura. Più del solito. Da comico sempre più politico e da politico sempre più comico. In una piazza della Vittoria a Genova, oltretutto, dove tenne un discorso storico e nobile un vero uomo delle Istituzioni quale fu Sandro Pertini. Beppe Grillo dovrebbe vergognarsi due volte.
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