"Il viceministro dell'Economia, Stefano Fassina - dopo un colloquio con il "premier" Enrico Letta - ha rinunciato, come facilmente previsto, a presentare le dimissioni annunciate tre giorni fa".
Ma perché il "premier" Enrico Letta lo ha gratificato quale rappresentante del Governo durante tutto l'iter che dovrà seguire la cosiddetta "Legge si stabilità" alle Camere? Anche per questo. Ma anche, appunto. Perché il motivo principale potrebbe essere stato, invece, un altro. La prossima primavera (la prossima primavera beato chi avrà un occhio, ma questo si vedrà) dovranno avvenire nomine importanti nelle società controllate, direttamente e indirettamente, dal Ministero dell'Economia e Stefano Fassina - guarda caso - è proprio colui il quale ha ottenuto la delega per queste società controllate. Se si fosse dimesso, quindi, avrebbe perso ogni possibilità di "occuparsi" di quelle nomine. Dimissioni con il fischio, dunque. Fassina si chiama Stefano, mica Jo Condor.
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