"Togliersi la vita - ha predicato, in un lungo articolo pubblicatogli dal "Corriere della sera", Adriano Celentano - vuol dire non avere la forza di combattere".
Ma lui, il predicatore miliardario Adriano Celentano, si è mai trovato in situazioni estremamente disperate senza che niente e nessuno si vedesse all'orizzonte per dare una mano? Quando la forza di combattere è andata drammaticamente a frantumarsi contro un massiccio muro di cinica indifferenza? La sua biografia è lì a testoniare che, no, lui non si è mai trovato in simili situazioni e in simili conseguenti disperazioni. Farebbe meglio, allora, a rispettare, almeno, quanti - non per loro colpa, non per non avere combattuto fino in fondo - non hanno avuto la sua stessa fortuna e il suo stesso "ascolto". Come il "Corriere della sera" farebbe bene a non ospitare con tanta facilità e tanto spazio - chissà poi perché - questi sermoni presuntuosi, oltre che sgrammaticati, di un "re degli ignoranti" sempre più pieno di sé, sempre più ricco e sempre più estraneo ad una realtà sempre più drammatica. Qualcuno, per favore, faccia scendere Adriano Celentano giù dal pulpito. Facendolo risalire, magari, su nel palco delle piazze canore. Sarebbe già meglio.
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