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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 28 gennaio 2012

"Televideo" in bombetta

"Ho consultato questa mattina il "Televideo" della Rai - mi ha fermato un vicino di casa ormai in pensione e che conosco da oltre trent'anni - e ho letto ad esempio, nello spazio dedicato all'economia, titoli come "Cala lo spread Btp-Bund", "Al via lo spending review", "Fermato da Bce il rischio crunch", "Facebook: mercoledi domanda per Ipo". Giorni fa, poi, avevo letto titoli con parole come "Beauty contest", "Incubent", "Take or pay", "Self service pre-pay". Ma che cosa significano queste sigle e queste parole straniere? Devono capirle soltanto i professori di economia con conoscenza di inglese e non soprattutto, invece, ogni comune abbonato del servizio pubblico Rai?"
Ho guardato con imbarazzo il mio vecchio vicino di casa, mi sono vergognato per non avergli saputo dare neppure una risposta. Poi, però, ho cercato e gli ho dato il numero telefonico di Antonio Bagnardi il quale, di "Televideo" Rai, è il direttore. "Senti lui - l'ho consigliato - senti lui se è in grado di soddisfare le tue giuste domande". Ma, strada facendo, me ne sono pentito. Perché su "Televideo" Rai, ogni giorno, usano spesso l'italiano e i suoi termini più comuni senza conoscerli o scriverli correttamente. E, quindi, figurarsi i termini economici in inglese. Che poi, tanto, non serve nemmeno conoscerli: basta copiarli dai giornali o dai comunicati-stampa. "Televideo" Rai con la bombetta, sì. Ma non con quella del ricco finanziere della "City": con quella di Totò.
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