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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 3 ottobre 2014

Maestrina e scolaretti

"La Cancelliera tedesca Angela Merkel - si è innervosito il "premier" Renzi - non può trattare il Presidente francese Holland e me come degli scolaretti i quali non fanno i loro compiti a casa".
Il "premier" Renzi ha ragione ad innervosirsi perché la nota negativa sul registro è firmata, ancora una volta, da una autoproclamatasi maestra la quale, oltretutto, ha spesso dimostrato di sbagliare nell'interpretare i testi di moderna economia. E' anche vero, però, che Francois Holland e Matteo Renzi non si stanno applicando come potrebbero e come dovrebbero per superare gli esami dell'Unione europea. Per quanto riguarda Matteo Renzi, ad esempio, adesso sta venendo fuori che la "spending review" - alla quale era stato affidatao il finanziamento di buona parte dei programmi già decisi - dai 15-16 miliardi che avrebbe dovuto dare ne darà, effettivamente e concretamente, intorno ai cinque. Con un grosso interrogativo, così, su come ovviare a questa "defaillance tagli" per portare avanti quanto urgente e necessario. E su come rispondere a quanto si aspettano - al di sopra e al di là della "maestrina tedesca dalla penna rossa, nera e gialla" - gli organismi direttivi dell'Unione. Ma anche il sempre più preoccupato Presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi.
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