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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 1 settembre 2014

Merkel-Schauble versus Mario Draghi

"La Cancelliera tedesca Angela Merkel e il suo Ministro delle Finanze, Volfgang Schauble - secondo quanto pubblicato dall'autorevole quotidiano "Die Spiegel" - avrebbero telefonato, irritati,  al Presidente della Banca Centrale europea, Mario Draghi, reo - secondo loro - di avere messo l'accento, al recente "summit" dei banchieri a Jack Hole, sulla opportunità di riforme strutturali piuttosto che sulla necessità di mantenere l'austerità di bilancio. Secondo la Cancelleria tedesca, invece, sarebbe stato il Presidente Mario Draghi a telefonare ai due, ma non c'è stata alcuna smentita sulla loro irritazione nei suoi confronti".
Resta comunque il fatto certo che la Cancelliera tedesca Merkel e il suo Ministro delle Finanze Schauble   - al di là di chi abbia telefonato a chi - hanno l'intenzione di continuare ad incensare quel "dio rigore" accigliato e furioso contro ogni flessibilità ragionevole che potrebbe aiutare la ripresa in tutta l'Unione. C'è da chiedersi perché, considerato che anche la Germania ha cominciato a battere la fiacca economica e produttiva e la prospettiva di Mario Draghi gioverebbe anche a lei. Il rigore d'accordo, per carità, ma non è che di rigore di debba morire. Anche ammesso che la Germania, di rigore, voglia testardemente suicidarsi sull'altare del suo dio.
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