"Mentre il marito Assad continua a massacrare ferocemente il suo popolo in Siria - ha pubblicato il quotidiano inglese "Mail on sunday" - lei, Asma, sta tranquillamente arricchendo l'arredamento della residenza estiva con acquisti "on line" che hanno raggiunto, per ora, la cifra di 300 mila euro: tavoli, divani, tappeti, "pouf" e candelabri che le arriveranno, corriere espresso, da uno dei più esclusivi negozi di "design" di Chelsea, uno dei quartieri più ricchi e lussuosi di Londra".
Asma Assad, non troppo tempo fa, era stata definita, dalla prestigiosa rivista di mode "Vogue", la "rosa nel deserto". Definizione, evidentemente, troppo affrettata se non incauta. Perché la rosa ha fatto presto ad appassire o, addirittura, ad essere avvelenata dalla "strega cattiveria" come la mela di Biancaneve. E perché il deserto fascinoso e romantico di certo paesaggio siriano si è presto tramutato nel deserto cinico, insolente e spudorato dei sentimenti suoi e del coniuge assassino. Sedicimila civili massacrati, fino ad oggi, soprattutto donne e bambini inermi? Bazzecole. Vuoi mettere i 300 mila euro spesi, fino ad oggi, per arricchire ulteriormente la residenza estiva a sole duecento miglia dalla capitale Damasco?
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