Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 15 aprile 2012

Chi si uccide e chi gozzoviglia

"Tasse, burocrazia, ma soprattutto mancanza di liquidità - la drammatica denuncia è dell'Associazione artigiani e piccola impresa (Cgia) di Mestre - stanno ormai spingendo al suicidio, ogni quattro giorni, un piccolo o medio imprenditore".
In compenso, però, sono i partiti a non soffrire di tasse, di burocrazia e, soprattutto, di liquidità. Perché le tasse non le pagano, la burocrazia con loro è mamma e non matrigna e, soprattutto, hanno le casse piene, visto che - di fronte alle spese effettivamente sostenute di 110.127.757 euro nella campagna elettorale, ad esempio, del 2008 - hanno ricevuto dallo Stato (cioè dai cittadini, compresi i piccoli e medi imprenditori) un contributo di ben 503.o94.381 euro: un di più, rispetto alle spese sostenute, di quasi 392.966.624 euro. Il che, in percentuale, fa un "surplus" (legittimo, per carità, ma perlomeno scandaloso) del 456%. Senza i soldi pubblici ai partiti - continuano ad ammonire in molti - la democrazia morirebbe. Verosimile. Ma per lo Stato non sarebbe giusto - oltre che conveniente - far vivere, insieme con la democrazia, anche la piccola e media imprenditoria?
.
.

Nessun commento: