"Manuel De Santis - vanno sostenendo i suoi legali - ha colpito il giovane studente Cristiano, durante la manifestazione di martedi 15 novembre, per evitare che il corteo (dov'era, appunto, anche Cristiano) diventasse brutale".

Giustissimo cercare di evitare, certo, che il corteo studentesco diventasse brutale. Anzi, più brutale. Ma non si era mai sentito, fino ad oggi, che il metodo migliore di persuasione, per invitare tutti alla calma e alla ragione, fosse quello di spaccare la testa, con un casco di moto, ad uno studente di quindici anni.
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