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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 10 luglio 2010

La moglie è mia e la gestisco io

"A Montecchio d'Emilia - ha riportato un giornale - un marocchino immigrato è stato arrestato per maltrattamenti, lesioni e violenza sessuale nei confronti di sua moglie".
Un caso come tanti altri, purtroppo, imputabile a un immigrato o ad un indigeno nostrano. Ma con un particolare in più. Quando i Carabinieri si sono presentati ad arrestarlo, il marocchino è andato a prendere una carta, l'ha mostrata loro e ha detto: "Che cosa volete? Ecco qua il documento: mia moglie l'ho regolarmente acquistata a Casablanca, ora è mia e nel Corano sta scritto che io posso farci quello che voglio". Ma i Carabinieri, usi a obbedir tacendo ai Codici italiani e non al Corano, lo hanno portato in cella. Anche perché è sembrato loro che nel Corano non potrebbe proprio leggersi un "diritto" come quello invocato dal marocchino di Casablanca. Giusto ragionamento. Allah è Allah, infatti, ma un marocchino così di Casablanca non può essere il suo profeta. Degno di essere il suo profeta.
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