"All'esame di Stato per l'ammissione all' Ordine degli avvocati in Puglia - ha rivelato uno dei commissari chiamati a giudicare gli "scritti" - abbiamo potuto ammettere agli orali soltanto il 30% dei candidati perché di fronte ad errori ed orrori come - ad esempio - "habbiamo" invece di abbiamo, "violenza" delle norme invece di violazione, "applicazione" della personalità invece di esplicitazione, "correzzione" con due zeta".
Decisione, indubbiamente, giusta ed opportuna perché, se tanti aspiranti avvocati non sono capaci di difendere la grammatica, la sintassi e la morfologia, come potrebbero difendere una causa in Tribunale? Anche se, con tale decisione, si è venuta a ledere una sorta di "par condicio giudiziaria": "che c'azzecca" tanta severità, infatti, se non "c'ha azzeccato e non "c'azzecca" tuttora con tanti aspiranti magistrati?
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