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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 27 ottobre 2016

Casualità

"767 vigili urbani - la notte dello scorso Capodanno - non si presentarono tutti insieme al lavoro: 571 con certificati di malattia, 63 cocn l'attestazione di avere appena donato il sangue, 81 con i permessi speciali previsti dalla legge 104, 52 per seri motivi personali. Fatto che apparve a tutti, chiaramente, una furbata collettiva, una vera e propria "bigiata" organizzata. Tanto che, sia a destra che a sinistra, fu un voce sola: "Questa volta non la passeranno liscia. Pagheranno caro, pagheranno tutto".
Com'è finita allora? E' finita che la passeranno liscia, invece, anche questa volta. E che non pagheranno assolutamente niente. Perché il giudice del lavoro, terza sezione del Tribunale di Roma, ha ravvisato, in quelle massicce assenze, non una perversa intenzione, ma soltanto una pur beffarda casualità. Forse, tranne quel giudice del lavoro, nessuno si è evidentemente accorto che, nella notte tra il 31 dicembre 2015  e il 1° gennaio 2016, è stata una congiuntura astrale ad impedire che 767 vigili urbani di Roma, tutti insieme, raggiungessero il loro posto di lavoro. Lasciando la città nel caos. Sotto le stelle.
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