"Il ricercatore Giulio Regeni - ha voluto confermare l'ambasciatore egiziano a Roma, Amr Helmy - non è mai stato sotto la custodia della nostra polizia: noi non siamo così "naif" da uccidere un giovane italiano e gettare il suo corpo il giorno della visita del vostro Ministro Guidi al Cairo".
Secondo l'ambasciatore Amr Helmy, dunque, non un Governo e una polizia egiziani "naif" e, cioé, ingenui. La speranza, allora, è che non siano stati invece "malins" e, cioè astuti, quegli egiziani servizi segreti che l'ambasciatore, forse per dimenticanza, non ha menzionato.
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