"Ezio Capri - l'autista dell'azienda romana dei pubblici trasporti urbani il quale aveva mandato un certificato medico per assentarsi dal lavoro e, poi, era stato sorpreso a cantare la sera in alcuni locali - è stato assolto dal reato di truffa, dal giudice per l'udienza preliminare, perché "la sua attività canora era compatibile con la malattia"".
Ma quale malattia aveva denunciato l'autista Ezio Capri? Una malattia che lo costringeva a correre più volte al bagno. Come dire, allora, che il giudice per l'udienza preliminare, mentre non ha ritenuto giusto che l'autista Ezio Capri fosse costretto a "farla" sul bus, ha ritenuto però giusto che potesse "farla" sul palcoscenico. Insana lex, sed lex.
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