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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 9 agosto 2015

L'aria si paga già

Un giovane - non sapendo più dove dirigersi per raggiungere un amico - ha fermato la sua auto in un viale di Cermenate e lo ha cercato al telefono cellulare".
Una questione di pochissimi minuti, ma, prima che ripartisse, è arrivata una pattuglia di vigili urbani. Patente e libretto di circolazione in regola, pneumatici in regola, sosta in regola e, però, è stata comminata, al giovane, una multa di 218 euro. Il perché? Perché in quei pochissimi minuti di sosta, per non privarsi della fresca aria condizionata, non ha spento il motore e, così, ha violato l'articolo 157, comma 7 bis, del Codice della strada. "Prima o poi - continuano a dire in molti - ci faranno pagare anche l'aria". Prima o poi niente. L'aria, grazie all'articolo 157, comma 7 bis, del Codice della strada, si paga già ed è anche cara: basta fermarsi, anche per pochissimi minuti, con il motore dell'auto acceso.
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