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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 10 settembre 2012

Casini su Monti

"Per noi - ha ripetuto, alla sua "convention" di Chianciano, Pierferdinando Casini - dopo Monti c'è Monti".
Per loro, però. Perché tutti gli altri partiti - quale più quale meno - si sono già espressi chiaramente per il ritorno di un Governo politico. Ma anche perché Monti, dimostrando la stessa pazienza del famoso cinese seduto sulla sponda del fiume, ha atteso che Casini passasse sulla sua nuova barchetta "Italia"  per assestargli un colpo micidiale. "Voglio raccontarvi - ha detto spietato il "premier" nel suo intervento conclusivo al "Seminario Ambrosetti" - un aneddoto che mostra anche come cambiano le cose nella politica. Nel luglio 2004 era in scadenza il mio mandato di commissario europeo, non avevo fatto mistero ad alcuno che avrei volentieri proseguito con un altro, il Presidente Berlusconi disse che mi avrebbe confermato con convinzione, ma che temeva di non poter soddisfare la mia aspirazione perché l' Udc voleva assolutamente Buttiglione al mio posto". E Buttiglione, infatti, andò al suo posto rimediando all'Italia, oltretutto, una figura peggio dell'altra. Ma, allora, Pierfurby si è dimenticato in buona fede di tutto ciò oppure più verosimilmente, ricordandoselo, ha cercato di nasconderlo dietro la sua faccia di bronzo?
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