"Quest'anno - ha fatto sapere il "Pescara calcio" - niente più biglietti gratis per le partite, ai politici locali, se non al sindaco e all'assessore allo sport".
Giusta ed opportuna decisione. Solo che i politici locali non l'hanno presa bene. Alcuni hanno proposto che, allora, il "Pescara calcio" sia chiamato a pagare l'uso del suolo pubblico, intorno allo stadio, chiuso al traffico in occasione delle partite. Altri si sono invece appellati ad una vecchia disposizione secondo la quale tutti i consiglieri comunali avrebbero "il diritto di vigilare sul corretto utilizzo dello stadio". Di vigilare cioé - tanto per dire - se si svolga proprio la partita in calendario, se si giochi veramente con una pallone di cuoio e non con una mina, se le reti delle porte non siano di filo spinato, se i calciatori non si abbandonino a spogliarelli "a luci rosse", se i dirigenti della squadra non abbiano programmato, invece che l'incontro di pallone, un "concerto rock". Incredibile a qual punto la casta dei politici - la quale continua a pretendere le sia tutto dovuto - finisca per cadere nell'arrogante quanto nel ridicolo perfino per un biglietto gratis allo stadio.
.
Nessun commento:
Posta un commento