"A Catania - aveva filmato la Guardia di finanza - una persona con pensione di invalidità, in quanto dichiarata cieca, era solita correre in motorino zigzagando con abilità tra il difficile traffico cittadino. Altre quattro persone con pensioni di invalidità, in quanto anche loro dichiarate cieche, erano state invece riprese a salire e a scendere velocemente scalinate, evitare ogni ostacolo e impegnarsi, addirittura, in combattutissime partite di biliardino".
Com'è andata a finire? E' andata a finire che i cinque cosiddetti ciechi con pensione di invalidità, dopo essersi visti sequestrare preventivamente i loro conti personali dal giudice per le indagini preliminari, hanno inoltrato ricorso contro questo provvedimento e il giudice per il riesame, Maria Grazia Vagliasindi, ha dato loro ragione e ha rimesso loro a disposizione i rispettivi conti personali. Perché - ha spiegato - le riprese della Guardia di finanza non possono ritenersi sufficienti a dimostrare una eventuale loro non cecità, ma c'è bisogno di una precisa documentazione medica. Un commento? Meglio lasciare perdere. E, però, un augurio: che i medici i quali verranno incaricati di redigere la documentazione richiesta dal giudice Maria Grazia Vagliasindi non siano gli stessi i quali hanno redatto la documentazione richiesta dall'Inps prima di concedere la pensione di invalidità a quelli che la Guardia di finanza ha documentato essere un "cieco motociclista dallo zig zag facile" e dei "ciechi campioni di biliardino".
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1 commento:
non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere...
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