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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 29 agosto 2012

Preparazione alla professione medica 3

"Rispondendo alle domande del "test" preparatorio per gli aspiranti medici - ha confessato, tra lo stupito e l'ironico, Giuseppe Remuzzi - avrei commesso numerosissimi errori ed omissioni (non sapendo rispondere, ad esempio, chi abbia scritto "Barbablù", di che cosa sia morto Ghandi, chi sia il nuovo direttore del "New York Times") e, probabilmente, non sarei stato ammesso al successivo "test" dell'esame".
Giuseppe Remuzzi, che tutto questo ha confessato, non è uno qualsiasi. Né come persona né, soprattutto, come operatore nella sanità. Giuseppe Remuzzi, infatti, è primario di nefrologia e dialisi agli Ospedali riuniti di Bergamo, coordina l'attività di ricerca per l'Istituto farmacologico "Mario Negri" e per il  "Centro di ricerche cliniche per le malattie rare", è autore di ottocento pubblicazioni medico-scientifiche ed è l'unico italiano nei comitati di redazione dei prestigiosi periodici "Lancet" e "New England Journal of Medicine". Un grande della medicina, insomma. Che per fortuna, però, ha sempre saputo e sa - altra domanda del quiz preparatorio per gli aspiranti medici - che è stato Gabriele D'Annunzio a scrivere il verso "piove sulle tamerici salmastre ed arse".
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