"Sicilia, Calabria, Campania, Puglia, Abruzzo, Molise, Lazio e Piemonte, le otto Regioni "in rosso" nel settore della sanità - ha deciso il Governo - potranno anticipare al 2013 la loro addizionale dell'Irpef fino all'1,1%".
Ciò significa che i quasi tredici milioni di contribuenti di quelle otto Regioni irresponsabili saranno chiamati a sopportare a breve una nuova stangata che - secondo calcoli del sindacato Uil - potrà addirittura raggiungere i 204 euro. Nulla da eccepire, naturalmente, sulla necessità che le otto Regioni "in rosso" nel settore della sanità vengano costrette a ripianare i loro bilanci. Una legittima domanda, tuttavia: ma, se le spese folli e incontrollate sono state fatte dalle istituzioni regionali, perché, a pagare, dovranno essere ora gli incolpevoli contribuenti e non chi ha governato male quelle istituzioni? Della serie "I misteri italiani".
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