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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 31 agosto 2012

"Che c'azzecca" 2

"Avevo puntato il dito contro il Consolato generale di Milano - è un passo delle rivelazioni dell'ex ambasciatore Usa  a Roma, negli anni 90, Reginald Bartholomew, uscite postume a pochi giorni dalla sua morte -  perché, a mio parere, troppo accondiscendente con il "Pool Mani pulite" e con i suoi metodi spicci... E, così, ero anche riuscito a spezzare i legami tra Di Pietro e soci da un lato e certi diplomatici americani dall'altro".
"Ma che c'azzecca? - ha replicato stizzito Antonio Di Pietro - che c'azzecca, con le indagini del "Pool Mani pulite", quanto sarebbe stato rivelato dall'ex ambasciatore Usa a Roma, Reginald Bartholomew? Lui è morto, altrimenti lo avrei certamente querelato". E già: Reginald Bartholemew è morto e, quindi, pace all'anima sua e alla querela che, così, si può annunciare si sarebbe presentata e, invece, non si è potuta presentare. Solo che non è morto, invece, l'ex console Peter Semler il quale ha raccontato, papale papale, alcuni particolari molto interessanti del Di Pietro "Mani pulite". Come, ad esempio, che lui ebbe, in effetti, una frequentazione costante e intensa con quel magistrato. Che fu quel magistrato a cercarlo prima dell'inizio delle indagini e che alla fine del 1991 (due o tre mesi prima, cioè, dello "scoppio" di "Mani pulite" il 17 febbraio 1992) gli preannunciò l'arresto di Mario Chiesa e gli disse che le indagini avrebbero raggiunto anche Bettino Craxi e la Dc. Che, insomma, quel magistrato aveva ben chiaro dove le indagini avrebbero portato. "Ma che c'azzecca - ha replicato, anche a  proposito di questo racconto dell'ex console Peter Semler - che c'azzecca con il lavoro serio che "Mani pulite" stava facendo e con la mia correttezza di magistrato mai intenzionato o indotto a violare il segreto istruttorio?" Può darsi benissimo, per carità, che il racconto dell'ex console Peter Semler non "c'azzecchi", né tanto né poco, con la storia di "Mani pulite". E però, se non ci dovesse "azzeccare", l'ex console Peter Semler non è morto e, quindi, sarebbe, lì, sempre a portata di querela. Perché Antonio Di Pietro non ha annunciato invece - almeno fino ad oggi - alcuna querela contro di lui?
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